La ceramica è un materiale non metallico e inorganico che allo stato naturale è molto duttile e malleabile, ma che dopo la fase di cottura diventa rigido e durevole.
La lavorazione della ceramica è molto antica e vengono prodotti diversi oggetti, tra i quali oggetti decorativi, materiali edili (mattoni, piastrelle e tegole), rivestimenti per muri e pavimenti per abitazioni.
Particolari ceramiche con un alto punto di fusione vengono impiegate nei rivestimenti ad alta resistenza al calore.
Il colore della ceramica varia a seconda degli ossidi contenuti nelle argille (ossidi di ferro, da giallo, arancio, rosso a bruno; ossidi di titanio, da bianco a giallo), in fase di lavorazione può venire smaltata e decorata.
La posa in opera della ceramica viene effettuata tramite collante a base cementizia.
Il grès è utilizzato soprattutto per produrre mattonelle per i bagni e le cucine, si ottiene per mescolanze argillose naturali che producono ceramiche dette greificate. È necessaria una temperatura tra 1200 °C e 1350 °C, e i colori ottenuti variano a seconda dei composti ferrosi presenti. Per avere gres bianchi si utilizzano impasti artificiali a base di argille bianche e rocce quarzose. Possono essere smaltate e, come per tutte le altre ceramiche, dopo la cottura vengono colorate.
Tipi di ceramiche
La ceramica è una lavorazione antica e molto diffusa in aree anche molto distanti tra loro. Esistono tipi diversi di ceramiche:
- ceramiche a pasta compatta: rientrano nel gruppo i gres e le porcellane. Hanno una bassissima porosità e buone doti di impermeabilità ai gas e ai liquidi. Non si lasciano scalfire neanche da una punta d’acciaio.
- ceramiche a pasta porosa: sono tipicamente le terraglie, le maioliche e le terrecotte. Hanno pasta tenera e assorbente, più facilmente scalfibile.
I tipi principali di ceramiche sono: la terracotta o coccio, la terraglia, la maiolica, il gres e la porcellana che può essere a pasta tenera o dura.
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